Correre con il raffreddore

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Quanti runners rinunciano a correre poiché si trovano alle prese con il raffreddore?

Alcuni lo utilizzano come una scusa, è vero, mentre per altri i sintomi del raffreddore – naso tappato, gola secca e in certi casi mal di testa – sono fortemente invalidanti. Si scordano, evidentemente, di una delle regole della corsa, denominata “Regola del collo“: di cosa si tratta? Tale norma dice che se il malessere si trova al di sopra del collo si può correre senza problemi, mentre se si trova al di sotto la corsa è più problematica. Basta pensare, ad esempio, a dolori addominali e nausea, che rendono impossibile correre.
Inoltre bisogna tenere presente un altro aspetto, ovvero il tipo di attività fisica; se l’intensità è normale o media, proseguirla pur con il raffreddore non rappresenta un problema, mentre se si tratta di attività prolungate aumenta lo stress per il fisico, le difese immunitarie si abbassano e un semplice raffreddore può diventare qualcosa di peggio. Ecco perché, pur con un raffreddore in corso, è possibile correre, magari facendo sessioni di allenamento più brevi in modo da non richiedere troppo ad un fisico che non è al meglio della condizione. Se, però, correre è davvero impossibile, ci si può affidare ad altre attività, meno esigenti ma utili per evitare di rimanere completamente fermi. Camminare potrebbe essere l’alternativa giusta alla corsa, visto che basta anche solo mezz’ora per avere dei benefici a livello fisico; per evitare di prendere ulteriore freddo si può optare per attività al coperto quali arti marziali e yoga. Stare al caldo aiuta a recuperare e così si potrà tornare più rapidamente a correre.

Il team di RunningMania

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