Il bello di correre in autunno

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Il fartlek, la soluzione ideale per vivacizzare l’allenamento autunnale!

Quando arriva l’autunno molte cose cambiano e la voglia di andare a correre indubbiamente non è più la stessa: le giornate si accorciano, le temperature si abbassano, la stanchezza del cambio di stagione comincia a farsi sentire e a volte a risentirne è anche l’umore; tutto questo non può non influenzare anche gli allenamenti, la cui frequenza e durata tende a diminuire drasticamente. Che fare, dunque? Appendere le scarpe (da running) al chiodo non appena inizia la stagione autunnale e rispolverarle solo a primavera, oppure sforzarsi e andare a correre anche quando la voglia di farlo è sotto zero? In realtà i runner esperti sanno che ci sono alcuni trucchetti per migliorare la routine sportiva autunnale e stimolare l’entusiasmo momentaneamente sopito per questo sport che – come per tutti gli sport a stretto contatto con la natura – è soggetto a periodiche oscillazioni.

Il bello di correre in autunno

Il trucco principale è senza dubbio quello di variare la routine delle uscite settimanali, rendendola così meno monotona. In concreto, si può modificare una delle uscite tramite l’inserimento del fartlek. Il fartlek è un tipo di allenamento il cui nome piuttosto strano deriva da un sostantivo svedese: “fartlek”, appunto, il cui significato in italiano può essere tradotto con “gioco di velocità”. Il fartlek o gioco di velocità si basa sull’alternanza, ovvero sull’avvicendarsi di tratti da percorrere a un’andatura veloce e tratti da percorrere in maniera sensibilmente più lenta. È bene ricordare che i tratti veloci non vanno percorsi alla massima velocità, bensì a ritmo sostenuto.

Ovviamente non esiste un solo tipo di fartlek, ma è possibile utilizzare questo metodo in molte maniere diverse allo scopo di sviluppare altrettante potenzialità e caratteristiche della corsa. Per esempio, chi desidera migliorare la resistenza può procedere nel seguente modo: dopo aver stabilito quali sono i tratti del percorso da percorrere velocemente e quali invece quelli da percorrere più lentamente, deve scegliere di volta in volta un riferimento che si trovi davanti a sé, magari un albero o un palo della luce. Deve accelerare fino a raggiungerlo e poi, una volta portato a casa l’obiettivo, stabilirne subito un altro, ovvero individuare un altro punto di riferimento da raggiungere, questa volta però lentamente. Si comincia con 3/5 variazioni di forte/piano e ne si aggiungono una o due a settimana.

Il bello di correre in autunno

Se invece si desidera migliorare la potenza, tutto quello che bisogna fare è aggiungere alcune piccole salite (e inevitabilmente discese) al proprio percorso; rampe del garage, sovrappassi, dislivelli e collinette: va bene un po’ tutto, purché vivacizzi l’allenamento, rendendolo più difficoltoso a livello fisico. Si può cominciare con tratti in salita lunghi circa cinquanta metri, aumentando il ritmo man mano che si sale. Una volta raggiunto il punto di massima altezza, si può finalmente rallentare per poi aumentare di nuovo la velocità alla prossima salita. Ci sono poi quelli che amano giocare col tempo e cercare di stabilire ogni volta nuovi record. Anche questi runner possono sbizzarrirsi inserendo scatti o tratti di percorso molto veloci ma brevi (della durata di 1/2 minuti).

 

 

Il Team di RunningMania