Tornare brillanti dopo la maratona

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Preparare una maratona, al giorno d’oggi, è alla portata di molte persone che abbiano una discreta confidenza con la corsa e sono sempre di più i runners che ogni anno si cimentano con la classica distanza di 42 chilometri e 195 metri.

La tempistica per preparare questo tipo di corsa richiede da un minimo di tre mesi ad un massimo di cinque, a seconda delle caratteristiche fisiologiche dell’atleta e del livello di preparazione che si ha nel momento in cui si comincia l’allenamento in funzione della maratona.
Nell’arco della fase preparatoria bisogna aumentare in modo progressivo i chilometri da percorrere alla settimana e la durata degli allenamenti. Sul lungo periodo, però, una preparazione di questo tipo può portare a perdere brillantezza e recuperarla al termine della corsa potrà risultare sempre più complicato con l’andare del tempo. Inoltre gli allenamenti effettuati a ritmo-maratona possono togliere smalto ed efficacia nelle corse di durata inferiore. Per mantenere una sufficiente brillantezza, possono essere utili alcuni accorgimenti già nella fase preparatoria, come ad esempio un paio di allenamenti a ritmi più rapidi anche a ridosso della maratona.
Dopo la corsa, il recupero della brillantezza può essere suddiviso in tre diverse fasi: la prima consiste nella rigenerazione post-maratona e dura circa due settimane, un tempo sufficiente per permettere all’organismo di recuperare lo sforzo compiuto. Segue quindi la seconda fase di progressiva ripresa dell’elasticità e della forza muscolare, per le quali sono necessarie circa quattro settimane. Infine abbiamo la fase cosiddetta di “velocizzazione” indirizzata verso un nuovo sforzo fisico; la durata di tale fase dipende dagli obiettivi prefissati e dalla programmazione annuale, che varia da un atleta all’altro.

Il team di RunningMania

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