La pausa pranzo: tempo prezioso per l’allenamento del runner

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Diverse persone hanno individuato nella corsa un modo per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata lavorativa.

Al contempo, hanno potuto verificare come tale attività sia in grado di apportare numerosi benefici all’organismo. Inoltre, sono perfettamente consci del fatto che più ore dedicano al running, maggiore sarà il desiderio di ridurre il tempo tra un allenamento e l’altro. Pertanto, svegliarsi in un giorno di pioggia oppure dover saltare un allenamento a causa del lavoro rappresenta per molti runners motivo di risentimento.

Chi è abituato a correre al mattino, oppure al termine della giornata lavorativa, in molti casi decide di tenere sempre in auto (oppure direttamente in ufficio) tutto il necessario per correre. Dalle scarpe alla maglia tecnica, fino alle barrette energetiche e ai cerotti Kinesiologici. Se la pausa pranzo lo consente, ossia ha una durata che permette di affrontare un leggero allenamento (e fornisca il tempo necessario per fare una doccia a casa) può essere utilizzata per eliminare lo stress e per evitare che dei contrattempi facciano saltare un possibile allenamento serale.

In questo caso, è importante portare in ufficio anche gli alimenti per un adeguato spuntino, da consumarsi nel corso della mattinata, in modo da riuscire a mantenere elevato il livello di energia. Deve trattarsi di uno spuntino leggero (può andare bene uno yogurt bianco, oppure un frutto, ma anche dei crackers o un paio di fette biscottate). Cercare di consumarlo almeno un paio di ore prima di correre; se si opta per delle barrette energetiche, queste ultime possono essere assunte anche mezz’ora prima di iniziare a correre. Sempre ad una trentina di minuti dalla corsa bere mezzo litro di acqua, soprattutto quando l’allenamento viene disputato in una calda (e ad alto tasso di umidità) giornata estiva. Non lasciarsi spaventare dalla pioggia, evitando di allenarsi solo qualora si tratti di un temporale. Sarà sufficiente indossare un cappellino e una mantellina da running per ripararsi a sufficienza.

Per quanto riguarda la tipologia di allenamento, un buon metodo consiste nell’effettuare 5 minuti di corsa a ritmo non sostenuto, quindi accelerare per una trentina di secondi. Successivamente rallentare per lo stesso periodo e accelerare nuovamente per altri 60 secondi, cercando di raggiungere una velocità superiore rispetto a quella toccata nel corso della prima accelerazione. Gli ultimi metri dovranno essere percorsi alla stessa velocità che si terrebbe in gara. Ripetere l’intero esercizio per almeno quatto volte, avendo l’accortezza di intervallare ogni serie con circa 2 minuti di camminata o, in alternativa, con la corsa lenta. Per concludere, correre un paio di volte per 30 secondi ad un ritmo gara (tra la prima e la seconda corsa riposarsi per 60 secondi).

Se si ha la possibilità di eseguire l’allenamento in pista, correre per circa 5 minuti ad un ritmo blando, quindi cronometrare un giro di pista e, nel corso del successivo, cercare di migliorare il tempo di almeno 5 secondi. Correre molto lentamente per 60 secondi e compiere un nuovo giro, anche in questo caso cercando di abbassare il tempo di altri 5 secondi. Eseguire un totale di 5 giri di pista, lasciando tra l’uno e l’altro un minuto per il recupero.

Il team di RunningMania

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