Correre in montagna

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Chi ama correre, prima o poi sente il fascino e il richiamo della montagna. Perché se correre per strada permette al runner di conoscere quali siano i propri limiti fisici, correre in montagna offre la possibilità di superarli.

Tuttavia non bisogna pensare che correre in altura sia semplice e che chi ha già un’ampia esperienza di corsa su strada può provare anche a gareggiare in trail senza una specifica preparazione. Gli allenamenti sono differenti, così come sono differenti l’appoggio del piede, la modalità di corsa e, naturalmente, il panorama. Correre in montagna significa correre attraverso boschi, su salite ripide e discese scoscese, in cui non sempre la strada è spianata e sassi, buchi e trappole per i piedi possono presentarsi da un momento all’altro. Ecco perché per correre su percorsi da trail non bisogna solo saper correre, ma avere anche molte abilità, un ottimo equilibrio ed elasticità e, soprattutto, una preparazione specifica. Perché se tutti in qualche modo possono ‘improvvisarsi’ podisti da strada, correre in altura è molto più arduo e pericoloso, per cui è necessaria una maggiore disciplina oltre che, un maggiore allenamento prima di approcciare questa disciplina. Inoltre, aspetto fondamentale della corsa in montagna è la postura, ossia la tecnica di corsa: il runner che sceglie questia disciplina deve avere una tecnica corretta, con busto dritto, baricentro equilibrato e, soprattutto, deve sapere utilizzare al meglio le braccia per equilibrare i movimenti delle gambe. Inoltre, deve avere delle caviglie molto forti per riuscire a mantenere sempre il piede ben saldo a terra, anche e soprattutto sui percorsi più complessi.

E complessi, naturalmente, sono anche gli allenamenti per chi voglia praticare questa disciplina. In molti, si avvicinano alla corsa in montagna in estate, quando il caldo porta a cercare percorsi freschi su cui potersi allenare. Tuttavia, per praticare quest’attività non bastano salutari allenamenti estivi, ma sono necessari allenamenti continui, durante tutto l’anno. E per allenare al meglio il fiato in inverno, soprattutto sui percorsi innevati, può essere molto utile alternare sedute di allenamento di corsa con sedute di sci di fondo. L’importanza di una preparazione atletica basata anche sullo sci di fondo è più che evidente nella grande Manuela Di Centa che, dopo le Olimpiadi, è passata proprio dallo sci di fondo alla corsa in montagna ottenendo sempre ottimi risultati. Il segreto, infatti, sta soprattutto nel mietere chilometri in alta quota, imparando così a respirare in altura, aspettando la primavera per allenamenti più specifici.
Chi soffre di problemi alle ginocchia o alle articolazioni dovrebbe evitare i percorsi sterrati e scegliere circuiti preferibilmente solo in salita, evitando così di stressare troppo ginocchia e caviglie. Si tratta di allenamenti molto duri, ma più salutari che non l’alternanza di salite e discese sterrate.

E per gli amanti dell’hi-tech, la corsa in montagna permette di sfruttare al meglio i migliori cardio-GPS, con i quali sarà possibile studiare percorsi, calcolare pendenze, controllare i dislivelli e scegliere così, ogni volta, i tragitti più idonei al proprio allenamento.

Il team di RunningMania

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