I 5 errori che un runner principiante dovrebbe evitare

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Runner fai da te? Ahi ahi ahi! Ecco i 5 errori da evitare per gli autodidatti della corsa.

Quando ci si avvicina al mondo del running in veste di autodidatti vi è il rischio di commettere alcuni errori che possono rendere molto più estenuante la seduta di allenamento. Vediamo insieme i 5 errori principali e come evitarli.

L’abbigliamento inadatto

Potrebbe sembrare compito facile, ma la realtà è che molte più persone di quante non si creda non sanno come scegliere il giusto abbigliamento per la corsa in base alle condizioni meteo e al tipo di allenamento. In generale sarebbe meglio evitare di coprirsi in maniera eccessiva, specialmente indossando tute impermeabili “effetto sauna” con lo scopo di aumentare la sudorazione e la convinzione di dimagrire più facilmente. I chili che si perdono in tale frangente non sono costituiti da “grasso” ma si tratta di glicogeno, sali minerali ed acqua, elementi che si reintegrano facilmente dopo la sessione di allenamento. Meglio evitare anche l’estremo opposto, come la corsa a torso nudo poiché in questo caso vi è un’eccessiva dispersione del calore corporeo.

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Le scarpe sbagliate

Una calzatura non adatta al proprio piede e all’attività sportiva prevista può compromettere totalmente l’allenamento. Può inoltre esporre il runner a possibili infortuni come tendiniti, distorsioni e persino fratture da stress. Al di là dei brand, occorre sapere che le categorie di scarpe per running sono quattro: le A1 o “superleggere“, calzature adatte alle gare e agli allenamenti ad alta intensità, molto leggere (200 g massimo); le A2 o “intermedie“, perfette sia per gareggiare che per allenarsi, con un peso compreso fra i 200 e i 300 g; le A3 o “massimo ammortizzamento“, calzature che garantiscono il massimo assorbimento degli urti nel contatto col terreno, con un peso dai 300 g in su, ed infine le A4 o stabili“, adatte a chi ha problemi di pronazione accentuata. Salvo problemi di postura, le scarpe migliori per un principiante sono le A3.

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Luoghi e orari dell’allenamento inopportuni

Soprattutto in estate, decidere di allenarsi in tarda mattinata o nel primo pomeriggio, sotto il sole cocente, non è mai una scelta felice. Meglio preferire la mattina, sino alle 10, oppure la sera, tra le 19 e le 21. Evitare l’allenamento notturno, specialmente in inverno, soprattutto se si corre ai bordi di strade trafficate. In generale è meglio preferire dei luoghi dove correre in sicurezza, come dei parchi, dei percorsi pedonali o, meglio ancora, delle piste di atletica.

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Trascurare il riscaldamento

Cominciare a correre senza prima essersi riscaldati è un errore che può costare caro a muscoli, tendini e legamenti. Eppure basta davvero poco: con lo stretching dinamico occorrono solamente pochi esercizi fra cui corsa calciata, skip, saltelli o slanci delle gambe per approntare al meglio il fisico alla corsa.

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Strafare

Agli inizi è meglio non chiedere troppo al proprio fisico con allenamenti lunghi o intensi, altrimenti si rischia di stancarsi inutilmente, di incappare in qualche infortunio ed arrivare a perdere la motivazione. Meglio dunque optare per allenamenti dinamici, anche brevi, con delle ripetute su delle distanze corte come 200 metri, o facendo ripetute brevi con 50-60 metri di salita, per garantirsi un buon tono muscolare.

Il Team di RunningMania

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