Il dolore al piede del runner e come interpretarlo

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La corsa sottopone il piede a sollecitazioni intense e continue ed è possibile che, prima o poi, si manifestino dolori persistenti. È bene intervenire subito mediante una procedura di autodiagnosi per evitare che il disturbo possa peggiorare. In caso di problemi seri bisognerà ovviamente rivolgersi ad un medico.

Innanzitutto occorre distinguere il dolore alla parte superiore del piede da quello alla parte inferiore. Se il fastidio è localizzato sopra al piede e se c’è anche del gonfiore, si può trattare di una microfrattura da stress di un osso del metatarso. Occorre interrompere il running ed applicare del ghiaccio 3 o 4 volte al giorno. Bisogna attendere un mese e mezzo prima di ricominciare a correre. Nel frattempo, se il piede lo permette, si possono praticare attività come bicicletta o nuoto. Se, invece, non è presente gonfiore, e se il dolore si intensifica toccando la parte, si può trattare di un’infiammazione del nervo, il neuroma di Morton. Occorre immergere il piede, 3-4 volte al giorno, alternativamente in acqua calda e fredda, ed eventualmente bendarlo.

Nel caso in cui il dolore passi quando non si corre, si tratta di una distorsione dell’osso navicolare. Bisogna applicare il ghiaccio, bendare, prendere antinfiammatori e riposare. Se il dolore è avvertito stando sulle punte si è verificata una tendinite degli estensori. È bene quindi correre con scarpe leggermente più grandi. Altrimenti può essere un problema all’osso cuboide, nella parte laterale del piede, che provoca dolore durante la fase di spinta della corsa.

Quando il dolore è avvertito sotto al piede bisogna distinguere quello al tallone da quello alla parte anteriore. Nel primo caso è una contusione del cuscinetto di grasso del tallone. Occorre perciò applicare del ghiaccio, calzare scarpe ben ammortizzate anche quando non si corre ed utilizzare delle talloniere. Se il dolore è più intenso la mattina e camminare sulle punte non dà troppo fastidio, si tratta di un’infiammazione della fascia plantare. Bisogna quindi ricorrere ad applicazione di ghiaccio e bendaggio per continuare eventualmente a correre. L’impiego di agopuntura e plantari può essere utile. Se il fastidio è avvertito nella parte anteriore sotto al piede, più in corrispondenza dell’alluce che delle altre dita, si tratta di metatarsalgia. Il problema richiede applicazione di ghiaccio per 15-20 minuti, 3 volte al giorno. Occorre inoltre correggere la tecnica di running facendo in modo di non caricare troppo il metatarso. È anche consigliabile farsi visitare da uno specialista che prescriverà un plantare specifico.

Quando invece il dolore è più localizzato sotto le altre dita del piede, si è in presenza di un’alluce valgo, una deformazione consistente in una protrusione del dito. Oltre a dover camminare senza scarpe il più possibile, bisogna anche alternare delle immersioni del piede in acqua fredda e calda, per 3 o 4 volte al giorno.

Il team di RunningMania

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