L’importanza del potassio nella dieta dei runners

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È sufficiente osservare i ristori che accolgono solitamente i runners al termine di una gara per rendersi conto di come, in quasi la totalità dei casi, siano presenti delle banane.

Questo accade in quanto tale frutto è ricco di potassio, un minerale fondamentale per il post gara. È capace, infatti di aiutare l’organismo a recuperare i liquidi persi e ad equilibrare gli elettroliti, soprattutto quando agisce in collaborazione con il sodio. Inoltre, è un elemento perfetto per prevenire la comparsa dei crampi muscolari e per regolare il battito cardiaco.

Occorre tenere in considerazione che gran parte del sodio che si trova all’interno dell’organismo viene accumulato esternamente alle cellule; al contrario, il potassio è posizionato al loro interno. L’interscambio tra i due elementi porta ad un inevitabile dispendio energetico, anche a riposo. Sono diverse le ricerche i cui risultati hanno confermato come un corridore che termini una competizione di lunga durata finisca per avere una maggiore percentuale di potassio nella parte esterna delle cellule piuttosto che all’interno. È questo fenomeno a causare debolezza o ad essere soggetti a crampi. Il consumo di banane, accompagnate da una buona dose d’acqua, oppure il ricorso ad integratori, evita che si manifesti tale scompenso o, meglio, porta a ridurre quest’ultimo nell’arco di un’ora.

Ma il potassio, oltre a quelle appena segnalate, ha altre funzioni importanti all’interno dell’organismo, come quella di proteggere dalle cardiopatie. In base a quanto comunicato dal “Dietary Approaches to Stop Hypertension”, uno studio che ha analizzato i regimi alimentari e che aveva come obiettivo la prevenzione all’ipertensione, chi riesce ad assumere una quantità giornaliera elevata di potassio “pari a 4.700 milligrammi”, vede abbassarsi la pressione sanguigna in sole 2 settimane. Per farlo, è sufficiente seguire una dieta bilanciata che veda protagoniste soprattutto frutta e verdura, ma anche frumento integrale, derivati del latte (purché magri), pesce e carne bianca, ma anche noci e fagioli.

Altre ricerche hanno individuato in 3.500 milligrammi il fabbisogno giornaliero di potassio, una quantità che può apparire elevata ma che, in realtà, è facile da raggiungere; sono molti, infatti, gli alimenti che contengono tale minerale. Il consiglio è quello di consumare soprattutto cibi freschi e non trattati. In questo caso le cellule non vengono modificate, mantenendo inalterato il contenuto di potassio. Ad esempio, mangiando un paio di carote di medie dimensioni ci si assicura un apporto di 300 milligrammi di potassio. Molti runners prestano attenzione, nella loro dieta, esclusivamente a carboidrati e proteine; dovrebbero tenere in considerazione, invece, anche gli alimenti ricchi di potassio.

Oltre alle carote, altri cibi in grado di fornire dosi elevate di potassio sono le patate (una sola grossa patata può fornirne 800 milligrammi), le banane (arrivano a 500 mg per frutto), il latte e lo yogurt.
In base a quanto emerso da diversi studi, venirsi a trovare in una situazione di carenza di potassio è molto difficile; questo, però, non significa che sia impossibile. Esistono alcuni sintomi che possono far sorgere il dubbio come ad esempio, un eccessivo affaticamento muscolare. Questo può accadere soprattutto quando l’allenamento viene condotto in giornate estremamente calde e umide, oppure quando la dieta seguita assicuri una grande quantità di calcio ma una scarsa presenza di potassio.

Il team di RunningMania

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