Giorgi nuovo record italiano sulla 20km di marcia: 1h26:46 a Dudince

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In Slovacchia, la marciatrice delle Fiamme Azzurre vince e migliora il suo primato nazionale sulla 20km di marcia, terza Antonella Palmisano (1h28:40) alle spalle dell’argento europeo Olyanovska (1h28:18)

E.Giorgi (Foto Colombo/FIDAL)

Vittoria e record italiano per Eleonora Giorgi all’esordio stagionale a Dudince (Slovacchia), quarta tappa dello IAAF Race Walking Challenge. Oggi sulle strade della cittadina slovacca, l’azzurra, protagonista di una gara sempre al comando, domina la 20km di marcia in 1h26:46migliorando di 19 secondi il già suo primato nazionale di 1h27:05 stabilito il 3 maggio del 2014 in Coppa del Mondo a Taicang (Cina). La 25enne lombarda allenata da Giovanni Perricelli è così diventata la prima atleta nella storia dell’atletica italiana ad infrangere il muro dell’ora e 27 minuti in questa specialità. Un crono che per la dottoressa in Economia alla Bocconi di Milano vale attualmente anche la sesta posizione nel ranking mondiale 2015. Battuta l’ucraina, argento europeo, Lyudmyla Olyanovska (1h28:18) con al terzo posto un’altra azzurra, Antonella Palmisano (Fiamme Gialle), al traguardo in 1h28:40. Un italiano sul terzo gradino podio anche nella 20km maschile: è il cinquantista Marco De Luca (Fiamme Gialle) che porta a termine la sua fatica in 1h23:43. Davanti a lui solo il sudafricano Lebogang Shange (1h22:44) e l’ecuadoriano Andres Chocho (1h23:20). Nella 50km si migliora Matteo Giupponi (Carabinieri) che chiude all’ottavo posto in 3h49:52, quasi 2 minuti di primato personale (precedente 3h51:49 nel 2014). Vittoria allo slovacco Matej Toth in un imponente 3h34:38: record nazionale, world leading 2015 e, soprattutto, terza prestazione mondiale di tutti i tempi. Ventesimo Lorenzo Dessi (Fiamme Gialle) 4h05:44 e ventitresimo il debuttante Vito Di Bari (Fiamme Gialle) 4h17:42.

SEMPRE IN TESTA – Sono stati venti chilometri da autentica protagonista quelli marciati oggi dalla Giorgi. Primo mille in 4:17 al fianco dell’intrapendente junior Drahotova. Al quinto chilometro l’azzurra è sempre al comando (21:31), ma a farle compagnia c’è l’ucraina Olyanovska. La Palmisano, intanto, viaggia in terza posizione, in ritardo di mezzo minuto (22:04). Il giro di boa non sovverte le gerarchie: Olyanovska 43:15, Giorgi 43:16 e il record italiano che già trema, Palmisano 44:18. Al 15° chilometro, invece, si cambia ritmo. La lombarda delle Fiamme Azzurre sale in cattedra e guadagna rapidamente 10 secondi sulla rivale ucraina (1h05:11 contro 1h05:11). La Palmisano resta terza in solitaria (1h06:31). Si va verso il traguardo e la Giorgi prosegue imperterrita la sua fuga verso la vittoria. Marcia gli ultimi 5km in 21:35 per un crono finale da record di 1h26:46 (seconda metà di gara chiusa in 43:30). Dietro di lei finisce la Olyanovska (1h28:18), staccata di 1 minuto e 32 secondi e seguita dalla Palmisano (1h28:40, 44:22 negli ultimi 10km).

Antonella Palmisano (foto Colombo/FIDAL)

Curiosità: considerando anche l’ordine d’arrivo e i crono della prova maschile, partita in contemporanea a quella femminile, le due azzurre si sarebbero rispettivamente piazzate quinta e settima.

UN RECORD E UNA PICCOLA RIVINCITA – “Forse sono partita anche un po’ troppo forte – racconta Eleonora Giorgi a fine gara –ma sapevo di star bene. Il percorso si è rivelato più muscolare del previsto e il vento a tratti era un po’ fastidioso.” “C’è margine di miglioramento – aggiunge il coach Perricellialmeno mezzo minuto in meno, ma quello che oggi è emerso è l’autorevolezza con cui Eleonora ha affrontato la gara. Sempre davanti, con maturità e senza paura. Il 2014 per lei è stato solo un punto di partenza”. Alle spalle l’ucraina Olyanovska e la ceca Anezka Drahotova, argento e bronzo degli Europei di Zurigo e oggi seconda e quinta (1h30:22).“Diciamo che è stata un piccola rivincita – dichiara l’azzurra –. Purtroppo a Zurigo sono arrivata quinta con i postumi di un problema al ginocchio. Ora voglio far bene, soprattutto per la squadra, in Coppa Europa a Mursia (Spagna, 17 maggio) e poi punto decisa ai Mondiali di Pechino in agosto. E’ nelle gare che contano che bisogna riuscire a battere certe avversarie. Ed io, già dallo scorso anno, sento che sono più vicine”. Per finire un pensiero speciale: “Questo record lo dedico al mio gruppo di allenamento e al papà del mio tecnico che è scomparso da poco, ma per me sarà sempre nonno Aldo. Sono felice anche per il mio ragazzo Matteo (Giupponi, ndr) che qui si è migliorato ancora sulla 50km. Per quello che mi riguarda prima degli impegni in Nazionale dovrei tornare in gara il 18 aprile a Rio Maior in Portogallo”.

“Devo dire – le parole della Palmisano che, malgrado il viaggio per me e il mio ragazzo Lorenzo (Dessi, ndr) sia stata un’odissea a causa dello sciopero aereo di ieri, non ho fatto molta fatica. La mia è stata una gara piuttosto regolare e alla fine è uscito fuori un crono vicinissimo a quello degli Europei di Zurigo (1h28:43, ndr). Mi porto dietro sempre questo piccolo fastidio al bicipite femorale che speriamo di risolvere al più presto. La condizione c’è e spero di poter fare ancora meglio già a Rio Maior”. E’ soddisfatto Marco De Luca che come la Palmisano è allenato dal tecnico gialloverde Patrizio Parcesepe: “Come temevo, ho pagato gli ultimi 5km (21:19, ndr). E’stata una gara tattica con continui cambi di ritmo che, da cinquantista regolare quale sono io, mi “spezzano” a livello muscolare. C’è ancora da lavorare, ma siamo sulla strada giusta”.

Alessio Giovannini

 

 

 

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