La mitologia del runner

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Esattamente come succede per gli eroi della mitologia che si studiano sui libri di scuola, anche nello sport il runner tende a vivere la sua esperienza in modo magico grazie all’idealizzazione di una perfezione che spesso però attribuisce ad elementi quali le scarpe da indossare per migliorare la resa o alla scelta di un preparatore in grado di stabilire i giusti modi e tempi dell’allenamento.


Se da un lato l’ambito sportivo è sempre stato un settore in grado di creare miti, personaggi e vicende che sono rimaste impresse nella storia, oggi, l’altleta moderno, rischia di usare come scusante alcuni dettagli che esulano dalla propria persona fisica (sintonia mancata con l’allenatore, imperfezione delle calzature, regime alimentare, difetti nella tabella di preparazione, ecc).
Tutte queste sfumature, soprattutto quelle legate alla sfera commerciale, fanno leva su quanto la storia o i particolari del singolo mito sportivo possono generare nell’ideale di un runner, influenzando negativamente la preparazione di un comune sportivo.
La ostinata ricerca della perfezione di qualsiasi dettaglio della preparazione sportiva tende a sminuire alcuni elementi fondamentali dell’allenamento personale quali il tempo, l’impegno, la perseveranza, l’autodisciplina e la forza di volontà personale, che valgono oggettivamente di più ai fini di una migliore prestazione sportiva rispetto alla semplice qualità di un integratore o alla qualità di una scarpa.
Nel panorama dello sport moderno è giusto consacrare i risultati di alcuni atleti in grado di raggiungere obiettivi unici, prestando attenzione che l’ammirazione per questi miti non diventi fuorviante per chi pratica con passione la stessa disciplina.

Il team di RunningMania

 

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