Visita e certificato medico sportivo: facciamo chiarezza

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Con la ripresa autunnale delle varie attività sportive di bambini e adulti tornano i dubbi in merito al certificato medico sportivo. Quando è obbligatorio e in quali casi è gratis o a pagamento? Vediamolo insieme.

Prima di tuffarci a capofitto nel mondo del running è fondamentale verificare il funzionamento del nostro organismo. La visita medico sportiva è un potente mezzo per capire se tutto nel nostro corpo lavora come dovrebbe e aiuta ad individuare l’eventuale presenza di patologie silenti che potrebbero metterci in pericolo di vita, in caso di sforzi fisici. Il costo della visita e del certificato medico sportivo generalmente varia dai 25 ai 40 euro a seconda dei casi, ma il suo valore è inestimabile non solo perché ci garantisce l’idoneità a livello agonistico (o non) e legale, ma anche perché si tratta di un “tagliando” che attesta la nostra salute.

Cosa dice la legge

In seguito al DL 69 del 2013, il Ministero della Salute aveva firmato un nuovo decreto legge con riportate le  Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica. Nel 2015 è stata aggiunta una nota esplicativa per fare chiarezza su chi è tenuto a presentare il certificato medico, quali sono i soggetti o gli enti autorizzati al rilascio e in quali casi la prestazione è gratuita o a pagamento.

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Tre diverse categorie

Il Ministero della Salute ha distinto tre diversi tipi di attività sportiva:

  • L’attività agonistica, che richiede obbligatoriamente il certificato medico sportivo;
  • L’attività non agonistica, per la quale il certificato è obbligatorio;
  • L’attività ludico motoria, per la quale il certificato medico sportivo non è necessario.

Attività ludico motorie

Con questo termine si indicano quelle attività collettive o individuali praticate da persone non tesserate con Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva riconosciuta dal Coni e Discipline associate. Si tratta di attività che mirano al raggiungimento e mantenimento psico-fisico non gestite da organizzazioni sportive e include anche le attività che si possono svolgere in proprio. Ad esempio, per andare a correre al parco, fare un’escursione, fare una partita di calcetto o nuotare in piscina il certificato medico non è necessario. Succede però che alcune strutture come piscine, club o centri fitness la richiedano anche se ci si allena da soli, come forme di tutela e assicurazione da infortuni eventuali. In quest’ultimo caso si può chiedere il rilascio del certificato medico ad uno specialista di medicina sportiva ma anche al proprio medico di famiglia. Il prezzo può differire da regione a regione.

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Attività non agonistica

Si tratta di quelle attività sportive praticate da tesserati e organizzate dal CONI, da società sportive che sono affiliate con federazioni sportive nazionali come FIGC, FIPAV, FIT e FIN; gli enti di promozione sportiva riconosciute dal Coni, come CUSI, PGS, CSI e UISP; le discipline associate oppure gli organi scolastici all’interno delle attività parascolastiche. In tutti questi casi i tesserati devono presentare annualmente il certificato medico sportivo. Fanno eccezione quelli che non svolgono attività fisica, come i dirigenti sportivi, o coloro che non svolgono un’attività che implica sforzo fisico. Il certificato medico per attività non agonistiche è a pagamento e ha una durata di un anno dalla data di rilascio. Può redigerlo il medico di famiglia, il pediatra o uno specialista in medicina dello sport. Tale certificazione deve riportare i dati di un’anamnesi ed esame obiettivo, con elettrocardiogramma a riposo e valori della pressione arteriosa.

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Attività agonistica

Con questa dicitura si indicano le attività sportive praticate in qualità di membri tesserati a un Ente sportivo o a una Federazione sportiva riconosciuta ufficialmente dal Coni. L’attività agonistica è tale quando viene praticata in modo continuativo ed include la regolare partecipazione a competizioni e incontri sportivi. In tal caso la presentazione del certificato medico sportivo è obbligatoria ma può essere rilasciato soltanto da un medico specializzato in Medicina dello sport. La visita include la raccolta dei dati antropometrici, ossia peso e altezza, a cui segue misurazione della pressione, auscultazione del torace e misurazione della vista. Dopodiché si passa all’elettrocardiogramma, a riposo e post sforzo, e allo step test. È previsto anche un test spirometrico e l’esame delle urine.

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Il Team di RunningMania

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