7 trucchi per velocizzare le tue frazioni di triathlon

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[Credits Photo: Sergio Souza]

Non esistono formule magiche o scorciatoie per andare più veloci nel triathlon: la chiave è l’allenamento. Ci sono però dei piccoli aspetti da curare che consentono di guadagnare minuti preziosi. Ecco 7 “trucchi” per velocizzare il proprio triathlon.

1. Taglia la muta

La muta, oltre a proteggere dagli sbalzi di temperatura in acqua, garantisce maggior galleggiabilità e migliora l’idrodinamica, caratteristiche che fanno risparmiare tempo prezioso in gara. Può risultare controproducente, però, al primo cambio (T1) poiché potrebbe risultare difficoltosa da togliere, specialmente a livello delle caviglie, rubando tempo alla gara. Il trucco di molti triatleti per ovviare a questo problema è tagliare la muta, in modo da lasciare scoperti il malleolo e la parte inferiore del tendine d’Achille. In questo modo si riesce a sfilarla più agevolmente e a velocizzare il T1.

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[Credits Photo: Louis Tricot]

2. Assicura le scarpette alla bike

I tempi del T1 possono essere ridotti ulteriormente se si agevola la calzata delle scarpe. Come? Molti triatleti agganciano le scarpe alla bike usando degli elastici o dello spago sottile, facendoli passare nell’anello posteriore della calzatura. In questo modo si assicurano le scarpe al telaio, bloccandole in posizione orizzontale. Al momento di salire in sella alla bici basta appoggiarvi i piedi sopra e iniziare a pedalare, infilando un piede alla volta. Gli elastici o i cordini si romperanno da soli, senza opporre troppa resistenza. Oltre a far guadagnare tempo, questo trucco aiuta a proteggere dai danni le tacchette al di sotto delle scarpe.

3. Togli ogni fonte di attrito alla bike

La bicicletta dovrebbe risultare più aerodinamica possibile e in questo frangente può fare la differenza persino il posizionamento dei gel nel telaio che, inevitabilmente, possono rallentare la velocità. Meglio quindi usare un borsello da posizionare fra le barre aerodinamiche o dietro la sella. Secondo i test effettuati nella galleria del vento, infatti, si tratta delle due posizioni migliori che non inficiano l’aerodinamica. Questo accorgimento nel corso di un ironman possono fare la differenza.

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[Credits Photo: Gary Butterfield]

4. Scegli il casco da bici più adatto alla tua postura

Un altro modo per risparmiare tempo in sella alla bike è scegliere il casco giusto. In commercio ve ne sono di molti tipi, pensati apposta per favorire l’aerodinamica, in materiale leggero e dotati di una “coda” sul retro. Prima di lanciarsi in un acquisto del genere, però, occorre tener conto della postura del capo durante la pedalata. Se abitualmente si guarda verso il basso, l’utilizzo di un casco con la coda risulta controproducente, pertanto meglio prendere un casco normale; diversamente, se si pedala guardando dritti dinanzi a sé si può considerare l’acquisto di un casco aerodinamico, dotato di coda. Non bisogna dimenticare, infine, la posizione sulla sella.

6. Pneumatici e ruote da corsa di qualità

Munire la propria bike di ruote e pneumatici di qualità fa davvero la differenza, non soltanto per quanto riguarda la velocità ma anche come costi sul lungo periodo. Se si desidera guadagnare tempo, occorre considerare anche questo aspetto.

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[Credits Photo: Daniel Llorente]

6. Depila gambe e braccia

Diversi studi effettuati utilizzando la galleria del vento hanno dimostrato che i peli costituiscono un ostacolo non da poco in gara, influendo notevolmente su energia spesa e velocità. E non soltanto quelli delle gambe ma anche quelli delle braccia. Ecco perché in occasione delle cronometro i ciclisti professionisti indossano delle tute a maniche lunghe. In caso del triathlon una tuta del genere risulterebbe scomoda e d’intralcio, pertanto è più pratico rasare le aree della pelle che andranno a contatto con l’aria o con l’acqua.

7. Scegli i lacci delle scarpe in base alla distanza

Per le gare da disputare su distanze corte risultano più pratici i lacci elastici, in modo da non perdere minuti preziosi a legare le scarpe. I lacci normali, invece, sono più comodi sulle distanze lunghe perché tengono più fermo il piede e quindi la calzatura è più stabile e si riducono eventuali sfregamenti che possono generare dolorose vesciche.

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[Credits Photo: Alexander Redl]
Il Team di RunningMania

 

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