L’allenamento misto scongiura la monotonia

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Per scongiurare la monotonia e mantenere alto l’entusiasmo, provate con l’allenamento misto!

Per portare dei risultati concreti, visibili e misurabili, gli allenamenti devono essere di intensità crescente ma anche costanti nel tempo. Questa costanza, però, porta inevitabilmente a una certa monotonia. Che fare per evitare che ciò accada, e per riuscire a correre sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa passione dei primi tempi? Un metodo sicuro per scongiurare la monotonia è quello delle cosiddette sedute miste.

Cosa sono le sedute miste

Le sedute miste consistono nello sviluppare le varie tematiche della corsa in uno stesso allenamento. Così facendo, non solo si evita di annoiarsi, ma ogni singolo allenamento è di per sé completo, poiché non si focalizza su un’unica abilità, ma le mette in pratica e sviluppa tutte quante. Semplificando, si parla di seduta di allenamento mista quando ci si concentra sia sulla tecnica di corsa che sul potenziamento muscolare, ma anche sui ritmi, sul fondo medio e su quello veloce, dando priorità ora all’una, ora all’altra di queste abilità.

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I vantaggi della seduta mista

Ovviamente, soprattutto per i runner principianti, non è semplice concentrare tutto quanto in una sola sessione. Con la giusta pratica, e soprattutto elaborando il proprio personale metodo, però, ci si riesce senza problemi. Il primo consiglio è quello di non procedere per mini-blocchi di lavoro ad alta intensità, come tendono invece a fare alcuni runner. Molto meglio invece organizzarsi mediante quattro blocchi di lavoro alternato, che si succedono con piccole pause di recupero tra una tipologia di esercitazione e l’altra.

Così facendo, non solo si evita l’affaticamento fisico e muscolare, ma anche quello psicologico, non meno importante visto che i runner conoscono bene l’importanza dell’essere motivati. Grazie a questa moderna tecnica, si è visto che il runner – anche quello amatoriale – riceve più stimoli contemporaneamente: stimoli fisiologici, muscolari e tecnici che lo obbligano a restare sempre vigile, attendo alla successione delle esercitazioni e dunque tutt’altro che annoiato. Ma passiamo agli esempi pratici per capire meglio cosa si intende quando si parla di blocchi di lavoro alternati.

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Come organizzare una seduta mista: alcuni esempi

Nel caso degli allenamenti corti, si può procedere in questo modo: prima ci si dedicherà a una decina di minuti di stretching e mobilità articolare, successivamente si percorreranno alcuni chilometri di riscaldamento a velocità progressiva, con accelerazione negli ultimi due chilometri (che verranno percorsi alla velocità del proprio fondo medio); sarà quindi la volta dei 4 x 80 metri in progressione di velocità con 90 secondi di recupero. Dopo un recupero di non più di cinque minuti, si passerà al fondo medio-veloce di 4 km; si riparte al ritmo del proprio fondo medio e si incrementa la velocità sino all’ultimo chilometro, che verrà percorso alla velocità del proprio fondo veloce.

Il blocco d’allenamento così strutturato terminerà quindi con gli 8 x 150 metri veloci seguiti da un recupero della distanza di 250 metri, da percorrere come se si stesse facendo jogging. Lo stesso schema si può utilizzare, opportunamente corretto, per le sessioni di allenamento prolungate oppure può essere modificato a seconda dei propri ritmi e delle proprie esigenze, mantenendo inalterato il principio dell’alternanza e della complementarietà delle esercitazioni.

Il Team di RunningMania

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