La corsa in discesa, come gestirla?

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Correre in discesa comporta poca fatica, ma può essere piuttosto pericoloso: ecco dei suggerimenti utili per gestire alla perfezione la corsa in discesa

I tratti di percorso in discesa sono diffusi in alcuni tipi di gare, come ad esempio la sky race e le corse di trail in montagna. Per tale ragione diventa importante saper gestire nel modo migliore la corsa in discesa, che pur non richiedendo un particolare dispendio di energia può rivelarsi alquanto pericolosa per l’integrità di un atleta ed essere causa di infortuni anche piuttosto seri.

Le zone del corpo più esposte al rischio di infortuni sono quella del tallone, in corrispondenza con l’inserzione del tendine d’achille, e il tendine rotuleo; inoltre, non sono rare le patologie correlate al cosiddetto “dito a martello”, vale a dire la parte inferiore delle falangi delle dita dei piedi sollecitate dal continuo curvarsi delle dita stesse durante la corsa in discesa.

La corsa in discesa, come gestirla?

Per poter affrontare al meglio i tratti in discesa sono necessari alcuni accorgimenti, grazie ai quali sarà possibile limitare il rischio di infortunarsi; il bacino dev’essere mantenuto basso e non in posizione arretrata, con il contemporaneo avanzamento delle spalle. Sul terreno va appoggiata l’intera pianta del piede, e in particolare l’avampiede, evitando di poggiare solo sul tallone. Un maggiore controllo sul piede, inoltre, sarà utile per scongiurare le conseguenze del “dito a martello”.

In tal senso non bisogna “rattrappire” le dita, pensando erroneamente di controllare meglio la discesa: non è così anzi, in questo modo aumenta il pericolo di incappare in qualche infortunio. Tuttavia esistono atleti più esposti al “dito a martello” in quanto hanno il piede cosiddetto cavo e le dita nella posizione a martello consentono di compensare una base d’appoggio ridotta rispetto al normale.

L’allenamento per la corsa in discesa può essere utile per quei runner che svolgono prevalentemente corsa in montagna, ma bisogna fare attenzione ai percorsi che si scelgono per allenarsi. Le pendenze non devono essere eccessive, altrimenti l’allenamento non sarà solo inutile ma anche dannoso; le pendenze ideali oscillano fra il 2% e il 4%, in modo da velocizzare la corsa senza però che il corpo venga esposto a traumi dovuti proprio all’eccessiva ripidità. Le possibilità allenanti della corsa in discesa, inoltre, sono piuttosto limitate, meglio dunque inserire i tratti in discesa all’interno di percorsi misti.

 

 

 

Il Team di RunningMania