Maratona: anche i runner più pigri possono correrla

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La maratona è una corsa-simbolo e sono in tanti a volerla correre: pure i runner più pigri possono disputarla, grazie al giusto metodo. Ecco come!

Poche corse sono in grado di solleticare la fantasia come la maratona, una gara mitica che si disputa sulla distanza simbolo di 42 chilometri e 195 metri. Tanti approcciano il running con l’obiettivo di correrla e c’è chi culla anche il sogno di riuscire a vincerne una, prima o poi. La maratona, però, incute anche un certo timore e va approcciata con grande rispetto, seguendo una preparazione certosina per essere al via. Tuttavia la maratona può essere disputata anche dai runner più pigri, in maniera “light” ovviamente, con l’unico obiettivo di portarla a termine, senza badare alla posizione finale o al responso del cronometro.

Maratona: anche i runner più pigri possono correrla

Il metodo che consente anche ai runner meno performanti di disputare la maratona è detto RWR, acronimo di Run-Walk-Run, che consiste nell’alternare corsa e camminata per coprire una determinata distanza. Il podista che è già un po’ allenato, grazie a questo sistema può percorrere molti più chilometri di quanti ne riuscirebbe a fare soltanto con la corsa. L’elemento fondamentale, come sempre avviene sulle lunghe distanze, è la testa.

Cosa significa? Che l’aspetto mentale è quello in grado di fare la differenza e di permettere al runner di portare a termine la gara; nelle fasi di camminata, infatti, bisogna mantenere il ritmo prestabilito, senza farsi prendere dalla frenesia di stare dietro a coloro che corrono e superano chi sta camminando. Riuscire a mantenere in ogni fase della corsa il proprio ritmo è la chiave per riuscire a portare a termine la maratona senza arrivare stravolti al traguardo.

Maratona: anche i runner più pigri possono correrla

Con il metodo RWR è minore lo stress sia per le articolazioni che per la muscolatura, ma ciò non significa che si può passare direttamente dal divano alla maratona! Serve comunque preparazione, perché si tratta di percorrere oltre 42 chilometri, parte dei quali correndo, e a seconda del livello di preparazione si suddividono le frazioni da fare di corsa e quelle, invece, da affrontare camminando.

Ad esempio, chi è in grado di correre 1 chilometro in 4’30”, può alternare 12 minuti di corsa con 1 di camminata. I runner più lenti potranno usare proporzioni più agevoli, ad esempio 6 minuti di corsa e 2 di camminata. Certo, il ritmo risulta più lento rispetto a coloro che coprono l’intera distanza correndo, ma in questo modo si avrà la certezza di finire la maratona… senza giungere esausti alla linea d’arrivo.

 

 

 

Il Team di RunningMania