Genetica o abitudini sbagliate?

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L’artrite e gli infortuni al ginocchio possono essere dovuti a difetti anatomici o alla genetica. Lo dicono gli esperti.

Le cause

Il dolore al ginocchio può essere causato da diversi fattori o abitudini completamente sbagliate: una falcata eccessivamente ampia quando si corre è una di esse, tanto che a soffrire di questo disturbo sono soprattutto i runner. Una delle cause più frequenti però, secondo il docente di fisioterapia dell’Università di Greenville Richard Willy, sarebbe il ginocchio valgo: si tratta, per la precisione, di uno squilibrio muscolare che altera la biomeccanica causando una rotazione delle cosce verso l’interno del corpo e il conseguente avvicinamento delle ginocchia l’una all’altra.

Genetica o abitudini sbagliate?

Un difetto anatomico?

Per questo prima di avvicinarsi a una disciplina delicata come il running è fondamentale studiare al meglio il proprio corpo e capire se vi siano difetti anatomici che possano intaccare lo sviluppo dei muscoli. I medici dello sport sostengono, ad esempio, che chi ha le ginocchia ruotate all’infuori o verso l’interno non debba assolutamente cimentarsi in una sequenza di squat, così come chi ha problemi alle anche e ai glutei dovrebbe tenersi a debita distanza da determinati esercizi muscolari.

La genetica

Ci sono meno certezze, invece, in merito al presunto legame tra genetica e infortuni al ginocchio. Alcuni dottori sono fermamente convinti che l’artrite sia un problema ereditario e che un runner i cui genitori ne soffrono ha buone possibilità di doverci fare i conti a sua volta, prima o poi. Non sarebbe determinante, a differenza di come si pensa, l’età: non è detto infatti che invecchiare significhi automaticamente avere problemi di artrite. Ci sono molti anziani, non a caso, che godono di ottima salute e non hanno mai riscontrato alcun tipo di disturbo alle ossa.

Un problema femminile

Quel che è certo, anche se non se ne conoscono le cause scatenanti, è che le donne sono molto più esposte al rischio di soffrire d’artrite. A dirlo è il docente del Rhode Island Willy, che si limita ad ipotizzare che il gentil sesso sia più vulnerabile a causa del fatto che i loro arti inferiori sono allineati in maniera tale da gravare sulle ginocchia. Potrebbe essere determinante anche il fatto che il tessuto connettivo delle donne sia più fragile di quello degli uomini e che, quindi, le articolazioni siano costantemente a rischio infortuni.

Genetica o abitudini sbagliate?

Gli altri fattori

L’ipotesi che il running metta a repentaglio le ginocchia non sembra quindi poi così accreditata. I medici sostengono semmai che il dolore sia una variabile soggettiva e che poco abbia a che fare con il tipo di attività che si pratica. A sostegno di questa tesi, Willy fa notare che è improbabile che due runner con la stessa biomeccanica e il medesimo programma d’allenamento possano infortunarsi contemporaneamente: a farsi male sarà sicuramente solo uno dei due, seppur non sia ancora dato sapere perché. Si può solo presumere, ma senza avere dati certi in proposito, che ad incidere sugli infortuni possano essere fattori come il timore stesso di farsi male, l’alimentazione e la qualità del sonno.

 

 

Il Team di RunningMania