Migliorare lo stile di vita, in coppia è più semplice

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Modificare il proprio stile di vita per renderlo più salutare, smettendo di fumare, perdendo i chili in eccesso e iniziando a praticare regolarmente dell’attività fisica, è una decisione che, per essere portata a termine, richiede delle motivazioni piuttosto salde. E se da soli non si riesce a mettere in pratica i buoni propositi, ecco che il partner può arrivare in soccorso. Come? Coinvolgendolo nei nostri intenti, proponendogli diaccompagnarci nel percorso intrapreso. In questo modo, i cambiamenti positivi allo stile di vita diventeranno più semplici da attuare.

Lo stabilisce uno studio pubblicato di recente sulle pagine della rivista JAMA Internal Medicine e realizzato dagli studiosi dello University College di Londra, sotto la supervisione della professoressa Jane Wardle, docente di psicologia clinica presso l’ateneo inglese. La professoressa Wardle e i suoi colleghi hanno analizzato l’influenza dei partner sui comportamenti virtuosi dei propri compagni monitorando le abitudini di oltre 3700 coppie che hanno preso parte a uno studio chiamato “English Longitudinal Study of Ageing (ELSA)”, studio che si occupava di alcune caratteristiche dell’invecchiamento. Le coppie in questione erano formate da persone sposate o conviventi con età eguale o superiore ai 50 anni e sottoposte a visite e questionari periodici.

Raccolti tutti i dati, gli autori della ricerca hanno verificato come, effettivamente, il raggiungimento degli obiettivi prefissi in fatto di modifiche allo stile di vita fosse assai più frequente tra coloro che si impegnavano a ottenere risultati in coppia rispetto a quanti invece ci provavano da soli.
Per la precisione, se si trattava di dire addio alle sigarette, il proposito veniva realizzato nell’8% dei casi in un percorso solitario, ma dal 50% circa dei soggetti quando tutti e due i componenti della coppia decidevano di smettere di fumare.
Discorso analogo per l’inizio di una regolare attività fisica: tentandoindividualmente, soltanto un soggetto su quattro (25%) riusciva a fare regolarmente del moto, mentre provandoci in coppia, ben 2 persone su tre (67%) diventavano degli habitué di tuta da ginnastica e sneakers.

Infine, per quanto riguarda la decisione di sottoporsi a una dieta dimagrante capace di far smaltire il peso in eccesso (con una riduzione di almeno il 5% del peso corporeo), gli studiosi hanno comunque ravvisato un incremento della percentuale di riuscita se la lotta contro il sovrappeso veniva intrapresa da entrambi i partner, ma con numeri leggermente diversi tra uomini e donne: soltanto il 10% degli uomini otteneva un successo individuale, mentre invece, seguendo la dieta con la propria compagna, a riuscire nell’intento era il 26%; tra le donne, a perdere peso senza contare sull’appoggio del partner era il 15% delle stesse, percentuale che giungevaal 36% quando la dieta era seguita in coppia.

Le ragioni precise di questa consistente influenza del partner sulle possibilità di riuscire a smettere di fumare, di impegnarsi a praticare regolarmente dell’attività fisica e di ottenere una riduzione del peso corporeo non sono state dimostrate dallo studio, ma la professoressa Wardle ipotizza che la spiegazione di questo fenomeno vada ricercata nel fatto che dividere un problema in due equivale a dimezzarlo, dunque sarebbe proprio il reciproco supporto nei momenti di difficoltà a consentire a una coppia di migliorarsi insieme. E, probabilmente, a completare il quadro è anche un pizzico di sana competizione, che in tal caso non guasta.

di Giuseppe Iorio

 

 

 

http://www.megliosapere.info/2015/02/migliorare-stile-vita-coppia/

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