Corsa al mattino: colazione prima o dopo?

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L’allenamento mattutino regala emozioni impagabili. Ma qual è la migliore strategia alimentare per rendere al massimo durante la sessione di corsa?

Correre al mattino, mentre il sole sorge dall’orizzonte, è uno dei momenti migliori per allenarsi. I benefici legati ad una sessione di corsa mattutina sono molteplici e conosciuti, fra cui l’attivazione del metabolismo, aria più pulita, strade poco trafficate e aria fresca, soprattutto in estate. Non solo: aiuta il fisico ad essere reattivo al mattino. Inoltre, trattandosi dell’orario durante il quale si svolgono la maggior parte delle gare vi risulterà utile se intendete allenarvi per una competizione. Certo, alzarsi presto a volte può risultare dura, ed uno dei dilemmi più comuni fra i runner mattinieri è cosa mangiare prima dell’allenamento.

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La colazione? Meglio dopo

Trovare una strategia alimentare che funzioni è un percorso personale che richiederà tempo e probabilmente comporterà qualche errore. Vi sono persone che appena sveglie riescono a mangiare senza problemi, altre che invece hanno lo stomaco chiuso ed il solo pensiero di ingerire qualcosa le fa star male. In genere si sconsiglia di mangiare appena svegli per poi iniziare la sessione di allenamento con il processo digestivo in atto. Durante questa fase infatti l’organismo ha bisogno di energia e di un maggiore afflusso sanguigno all’apparato gastro-intestinale, penalizzando i muscoli e quindi la performance atletica. Il pasto che precede la corsa dunque dovrebbe essere la cena del giorno precedente. Occorre sapere infatti che le calorie consumate mentre si dorme sono quasi irrilevanti. Ad esempio il dispendio energetico di un uomo di 70 kg che dorme per 8 ore sarà pari soltanto a 200 calorie.

Qualche trucco per darsi la carica

L’organismo ha dunque già una buona scorta di glicogeno, sia nel fegato che nei muscoli. Tali riserve, che possono andare dai 700 g sino ad 1 kg e 300 g sono più sufficienti per portare a termine un allenamento lungo sino a 90 minuti. Correre digiuni dunque non è sbagliato, anzi risulta essere una scelta naturale al punto da non costringerci a stravolgere le nostre abitudini alimentari rispetto alla cena della sera prima, specialmente se si mangia tardi e si va a letto poche ore dopo. Se proprio appena svegli non si riesce a “carburare”, soprattutto a livello mentale, può essere utile bere la classica tazzina di caffè.

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Se invece succede che, a stomaco vuoto, dopo qualche metro di corsa si avverte un lieve senso di nausea, accompagnato da debolezza, si può adottare un trucco molto diffuso fra i runner professionisti: bere qualche piccolo sorso di bevanda gassata alla cola a temperatura ambiente. Sebbene in genere demonizzata, questa bevanda avrebbe un triplice effetto. Gli zuccheri forniscono una piccola dose di energia pronta all’uso, la caffeina dà la sveglia ed il bicarbonato presente fa da “tampone” a livello gastrico, diminuendone l’acidità.

Fai il pieno di energie a tavola e comincia al meglio la giornata

Al rientro dall’allenamento però la colazione diviene un obbligo. Meglio quindi regolare l’allarme della sveglia una mezz’ora prima in modo da guadagnare un po’ di tempo in più dopo l’allenamento per fare il pieno di energie a tavola. Al mattino vi sono le condizioni migliori per concedersi un pasto completo poiché lo stomaco è ricco di succhi gastrici che consentono la digestione di qualsiasi cibo. Ecco quindi che limitarsi ai carboidrati non è sempre la scelta giusta. L’ideale sarebbe aggiungere anche proteine come uova, prosciutto o bresaola, capaci di sostenere l’organismo per l’intera mattinata. Questo, ovviamente, vale anche nel caso in cui non vi alleniate al mattino.

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Il Team di RunningMania

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