Corsa solitaria o in compagnia?

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Correre è sempre bello e liberatorio, ma a qualcuno potrebbe apparire un’attività monotona.

Nonostante siano sempre di più i runner che portano con sé durante l’attività fisica l’mp3 per ascoltarsi la musica mentre si allenano, ce ne sono molti altri che in risposta preferiscono la corsa in compagnia.


Gli amanti della corsa solitaria non hanno dubbi: non c’è nulla di meglio che ritagliarsi un momento tutto per sé, correndo da soli e svuotando la mente da tutti i suoi pensieri.
Ma c’è chi invece guarda piuttosto ai lati positivi della corsa in compagnia. Innanzitutto, il fattore sicurezza: soprattutto quando ci si allena in campagna o in luoghi isolati, c’è sempre il rischio di avere un malore o qualche problema muscolare. Se da soli la situazione può diventare problematica, in gruppo invece si può essere aiutati.


Correre in gruppo, inoltre stimola la sana competizione. Quando si corre da soli non si ha nessuno che sia pronto a sfidarci o con il quale mettersi alla prova. Correre in gruppo, invece, stimola a… far andare di più le gambe!
E infine, correre in gruppo riflette uno dei maggiori bisogni dell’uomo: quello di socializzare. E, nel caso, anche di scoprire altre passioni in comune. Fare running in compagnia aiuta, motiva: il solo fatto che non si sia da soli a condividere un impegno stimola a non lasciarsi andare e a non lasciar vincere la pigrizia, sempre in agguato.


Insomma, un bel deterrente per tutti coloro che quando suona la sveglia all’alba preferiscono girarsi dall’altra parte piuttosto che andare a correre…
La corsa, sia in compagnia che in solitaria, ha i suoi pregi; non resta che scegliere quello che si adatta meglio alla propria personalità!

Il team di RunningMania

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