La corsa in atletica leggera

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Quando si parla di running, non si parla solo di corsa su strada, ma anche di pista, ossia della corsa dell’atletica leggera, sia essa di velocità, di mezzofondo o di fondo, ad ostacoli o senza.


Il modo di correre in pista è molto differente rispetto a quello dello jogging o del podismo, visto che richiede una tecnica migliore e, soprattutto, una modalità di allenamento completamente differente.
Anche gli atleti che praticano la corsa in atletica leggera sono molto differenti da quelli che corrono in strada, visto che questi ultimi sono molto più attrezzati ed esperti in tecnologia, conoscendo tutte le novità su cardiofrequenzimetri, cronometri con gps e app per il controllo degli allenamenti. In atletica leggera tutto questo non avviene visto che di solito, per poter correre su una pista, è necessario essere iscritti ad un’associazione sportiva in cui sono gli allenatori che si curano dell’allenamento degli atleti, controllandone i tempi, la frequenza cardiaca e, soprattutto la tecnica di corsa.

Sicuramente, chi pratica atletica leggera ha una preparazione tecnica nella corsa molto elevata, fatta di esercizi specifici come lo skip o i balzi, di strumenti per migliorare la falcata come il traino e così via.
Esistono molte specialità di corsa nell’atletica leggera: queste vanno dalla velocità (come ad esempio i 100 e i 200 metri), ai 400 metri, agli 800 metri e ancora i 1500, 5000 e 10mila metri per i mezzofondisti e fondisti. Per chi ama le sfide più complesse, allora la corsa può arricchirsi di ostacoli, come nei 110 ostacoli o nei 400 ostacoli o ancora nei 300 siepi.
Inutile dire che ogni specialità ha il suo protagonista indiscusso, che, per la velocità, è il giamaicano Usain Bolt e nel fondo l’afro-inglese Mo Farah.

Il team di RunningMania

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