Correre controvento: trucchi e vantaggi per il runner

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Il vento è forse uno degli avversari più temuti dai runner: allenarsi in tali condizioni però può aiutarci a diventare degli atleti migliori. Ecco alcuni trucchi per farselo amico.

È sicuramente divertente correre col vento alle spalle, magari lasciandoci spingere dalle correnti d’aria, ma non lo è altrettanto ritrovarselo in faccia. Correre controvento può risultare frustrante e, se le condizioni sono particolarmente avverse, la sensazione è quella di correre sul posto. Allenarsi in presenza di vento particolarmente forte è forse una delle condizioni peggiori per un runner. Pioggia, freddo o caldo eccessivo possono in qualche modo essere “domate” ma a livello atmosferico non c’è nulla di peggio del vento contro quando ci si allena. Si tratta di un nemico “invisibile” che dominare è quasi impossibile.

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Quando correre controvento aiuta a migliorare le prestazioni

Correre in condizioni ventose può tuttavia avere i suoi lati positivi: costringe a lavorare più duramente e ad utilizzare più energia per procedere in avanti. In altre parole, a parità di passo di corsa lo sforzo aumenta notevolmente in presenza di vento. Ciò può sembrare negativo ma in realtà può aiutare a migliorare le prestazioni. Molti personal trainer e formatori si fanno pagare fior fior di quattrini per simulare la resistenza del vento. Si chiama resistance running, o corsa con resistenza, che utilizza cioè una resistenza esterna (in questo caso una sorta di paracadute) intesa come sovraccarico, con lo scopo di sviluppare resistenza, potenza muscolare e affinare la tecnica di corsa. Allora perché non provare a far pace col vento vero e sfruttarlo per un allenamento efficace (a costo zero)? Ecco alcuni utili suggerimenti per trarre il massimo da questa condizione atmosferica.

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Sii il vento

Allenarti a correre controvento aiuta a sviluppare resistenza anzitutto mentale: in caso di gare in queste condizioni saprai come fronteggiarle al meglio e riuscirai a concludere la tua sessione con qualunque tempo meteorologico. Rilassati e ricordati che il vento ti sta plasmando, rendendoti un runner migliore, più forte. Ricorda inoltre che quando si corre, una resistenza al vento c’è sempre. E più velocemente corri, maggiore è questa resistenza.

Rispettalo

Con un vento contro di circa 32 km/h, un podista può arrivare a consumare oltre il 20% in più delle sue energie. Vi sono giorni in cui si è abbastanza in forma da riuscire a “domare” i venti peggiori. Altri, invece, in cui le energie scarseggiano e sarebbe meglio limitarsi all’allenamento sul tapis roulant, cercando di ascoltare il proprio corpo e rimandando la sfida ad un altro giorno.

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Impara a conoscerlo

Allenarsi almeno una volta a settimana col vento contro, condizioni meteorologiche permettendo, vi aiuterà a lavorare in maniera virtuosa, sfruttando la situazione a vostro favore. Così potreste cominciare la vostra sessione di allenamento col vento contro, in modo da sviluppare forza e resistenza, e poi cambiare direzione al rientro verso casa, lasciandovi spingere dalla corrente ed allenando invece la velocità. Al contrario, correre lungo la strada del ritorno controvento è un ottimo allenamento per imparare a muoversi sulle gambe già affaticate ed affrontare in gara la tipica stanchezza a pochi km dal traguardo. È un’ottima strategia di allenamento poiché simula gli ultimi chilometri di gara, quelli più duri, aiutandovi a sviluppare anche la giusta attitudine mentale.

Imita i ciclisti

Lance Armstrong, celebre ex biker e triatleta, ha trascorso buona parte della sua carriera ad allenarsi in delle gallerie del vento per poter capire qual è la migliore postura per ridurre la resistenza al vento, oltre a contribuire alla realizzazione di tute più aerodinamiche e bici più efficienti in questo senso. Qual è il trucco allora? Pendere leggermente da un lato: in questo modo è possibile ridurre il dispendio di energie e l’attrito con l’aria. Inoltre è consigliabile indossare abbigliamento aderente, come pantaloncini “ciclisti” e canotte attillate. Il giusto abbigliamento può infatti ridurre la resistenza del vento sino al 6%, migliorando l’aerodinamica dell’atleta.

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Occhio al meteo

Meglio diversificare l’allenamento in presenza di vento anche in base alle stagioni e al meteo. In caso di temperature fredde meglio cominciare la sessione di corsa col vento contro e percorrere il “ritorno” col vento a favore, così da non raffreddarsi troppo. Al contrario, quando fa caldo, meglio invertire, cominciando la sessione col vento alle spalle e concludendola controvento. In questo si sfruttano le correnti per abbassare la temperatura corporea quando questa è al massimo.

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Tenete a mente infine questa famosa frase di Friedrich Nietzsche: “Quello che non mi uccide, mi fortifica”. L’allenamento in condizioni avverse, come appunto il vento, potete star certi che vi ripagherà in futuro.

Il Team di RunningMania

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